Surrealismo Sporco
Non lo voglio vedere.
Ed è un vortice senza fine
questa vita, che spara ai nostri
Corpi impazziti
microscopici proiettili, anestetizzandoci
e intrattenendoci: non riusciamo a
Respirare mentre questo liquido nero
prende il posto dei fiumi e del mare
Oscurandoci la vista e finendoci in gola;
un vomito di ruggine
dilania i nostri stomaci,
travasandosi in milioni d’organi d’altri
e sarà così, continuerà ad essere così
fino a quando una falsa foglia
splenderà, divina, nel cielo titubante.
Possiamo partire,
Ora
Lo sforzo più arduo è richiesto:
ci guardiamo negli occhi e sappiamo che
probabilmente la fine è iniziata;
ci aggiriamo solitari
attraverso un paesaggio mistico, solitario solo in apparenza:
non li possiamo vedere, ma i loro occhi sono qui
e sono i nostri, chiusi da secoli:
un urlo sordo, che si eleva
Indistruttibile
sopra la chiave dell’enigma.
/
alla fine, la realtà
si apre dinanzi a te, orrenda
e spalanca le sue scarne ali da pipistrello
pronta ad avvinghiarti:
è un risveglio sudato,
i tuoi classici cinque minuti di terrore
che aprono crepe nei muri;
è un brutto film
è il motore impazzito
è la rabbia accumulata che esplode,
la pietra, lo schiaffo, la violenza, l’intolleranza
e la tremenda convinzione di superiorità
che compatta le fibre e plasma
una nuova specie
morta
/
/
.